lunedì 17 giugno 2013

Diario dal Mondo - XXV settimana

Arriva con un giorno di ritardo la consueta rubrica settimanale degli Esteri con Siria, Grecia e Iran a farla da padroni in questa puntata.
Gli ultimi giorni hanno segnato una rapida evoluzione per il teatro siriano dopo che gli Stati Uniti e in misura minore l'Egitto si sono schierati apertamente contro il regime di Assad. Ora bisognerà vedere se alle parole seguiranno azioni che possano ribaltare concretamente gli equilibri in campo.
Ha sicuramente colpito in molti la triste parabola che sta vivendo la Grecia con la chiusura prima della tv di Stato e pochi giorni dopo anche dell'orchestra sinfonica. Qualcuno forse si chiederà che senso abbia tanta austerità se dobbiamo rinunciare a quello che in fondo ci arricchisce molto più del denaro.
Concludiamo con l'Iran, che scalza all'ultimo momento la Turchia ancora in preda alle agitazioni, poiché la vittoria nelle presidenziali del candidato riformista Rohani ha le potenzialità di cambiare molte carte sul tavolo mediorientale. Buona lettura ;)




Domenica 9 giugno

Ha solo 29 anni e si chiama Edward Snowden la talpa che ha permesso le recenti fughe di notizie dall'intelligence americana con grande imbarazzo dell'amministrazione Obama. Problemi d'immagine anche per l'esercito libico, il cui comandante Yussef al-Mangoush si è dimesso a seguito degli scontri di Bengasi che hanno provocato la morte di una trentina di persone. 
Buone notizie dalle due Coree che dopo gli ultimi tempi di tensione alle stelle tornano ad incontrarsi nella città di confine Panmujon. La Svizzera al contrario dopo il referendum di oggi accresce le distanze con l'esterno mantenendo la nuova legge sul diritto d'asilo che complica i requisiti d'ingresso nel Paese. 


Lunedì 10 giugno



La settimana comincia con un'ondata di sangue in Medio Oriente, a cominciare dall'Iraq dove la violenza settaria ha provocato una trentina di morti in varie località. Orrore ancora più grande in Afghanistan che ha assistito alla decapitazione di due bambini da parte dei talebani nella provincia di Kandahar. 
Non c'è da sorridere neppure in Egitto per la morte di una bambina di tredici anni di nome Suhair al-Bata'a, dopo che aveva effettuato in una clinica privata un'intervento d'infibulazione. In Kuwait invece pesantissima condanna ad una donna, Huda Al Ajmi, che per aver insultato l'emiro al-Sabah su Twitter dovrà scontare undici anni di carcere. 


Martedì 11 giugno

Nonostante i tentativi del governo turco di sgomberare la protesta con cannoni ad acqua e lacrimogeni, piazza Taksim continua a riempirsi di manifestanti pronti a sfidare Erdogan. Nella vicina Grecia al contrario sembra proseguire lo smantellamento dello stato sociale con l'annunciata chiusura della televisione pubblica Ert Tv e il licenziamento di oltre duemila dipendenti. Neanche il governo russo ci va tanto leggero con l'approvazione a larghissima maggioranza da parte della Duma della legge che punisce gli 'orientamenti sessuali non tradizionali'.
Terrore negli Stati Uniti per l'evacuazione di alcuni edifici governativi e dell'aeroporto di Atlanta e del campus universitario di Princeton dovuti a vari allarmi bomba e ad un esplosione accidentale.


Mercoledì 12 giugno



Un giorno quello di oggi segnato dalle vicende giudiziarie come la multa inflitta in Turchia ad alcuni canali televisivi che avendo trasmesso le immagini delle proteste di questi giorni si sarebbero resi colpevoli di aver 'nuociuto allo sviluppo fisico, morale e mentale dei giovani'. La morale ha motivato anche la condanna a quattro mesi di carcere in Tunisia contro tre Femen che si sono spogliate di fronte al palazzo di Giustizia di Tunisi. 
A Mosca hanno invece sfilato in migliaia per chiedere la liberazione dei prigionieri politici come le Pussy Riot o il leader della Sinistra Sergei Udaltsov. In carcere statunitense del Colorado invece quasi mille prigionieri sono stati costretti ad evacuare per colpa di un incendio che dai boschi circostanti è arrivato fino alla struttura. 


Giovedì 13 giugno

La controversa vicenda di Ert tv ha scatenato in Grecia uno sciopero generale che rischia di travolgere un governo già diviso da quest'ultima decisione. Sempre nell'ambito della comunicazione esplode un nuovo scandalo sui dati sensibili negli Stati Uniti, in cui secondo il New York Times le forze di sicurezza avrebbero raccolto addirittura migliaia di campioni del DNA. Google denuncia anche pesanti violazioni della privacy nell'Iran, dove la tempistica degli attacchi si collega all'imminenza delle presidenziali.
Un treno passeggeri in India è stato preso di mira da un commando maoista che ha tentato di impossessarsi delle armi della scorta a bordo del mezzo. La polizia è finita sotto attacco anche in Afghanistan con sei agenti morti ad Helmand forse per mano di un infiltrato talebano. 


Venerdì 14 giugno



Svolta nella crisi siriana per l'annuncio del governo americano di fornire aiuti militari ai ribelli dopo aver ottenuto prove sull'utilizzo di armi chimiche da parte del regime. 
Violenze in Brasile l'aumento dei prezzi dei trasporti pubblici ha provocato nuovi scontri tra manifestanti e polizia a Rio De Janeiro con centinaia di arresti e decine di feriti. In India a Jharkhand due donne accusate di stregoneria sono state invece uccise da una folla convinta che le due fossero le responsabili della morte di alcuni bambini del villaggio dove vivevano. 
Un altro fatto riguardante Twitter in Francia, dove aveva fatto ricorso contro l'obbligo deciso da un tribunale di Parigi di comunicare informazioni sugli autori di tweet razzisti.


Sabato 15 maggio

Dopo gli Stati Uniti, anche l'Egitto di Morsi ha deciso di rompere i rapporti diplomatici con la Siria che potrebbe ritrovarsi ancora più isolata dopo l'elezione in Iran del riformista Hassan Rohani a nuovo presidente della Repubblica Islamica. 
Un gruppo di studentesse è caduto vittima di un agguato terrorista a Quetta, in Pakistan, che ha coinvolto prima l'autobus su cui viaggiavano le ragazze e poi lo stesso ospedale dove erano ricoverate, portando alla morte di quattro poliziotti e altrettanti terroristi. Scenario non molto diverso in Libia che ha visto la chiusura dell'aeroporto di Bengasi a causa degli scontri in città. 


Domenica 16 giugno



Secondo il collettivo Global Project durante gli scontri di piazza Taksim la polizia avrebbe usato anche delle sostanze tossiche negli idranti puntati contro i manifestanti. Intanto in Libano quattro sciiti sono stati uccisi molto probabilmente per rappresaglia al contributo di Hezbollah al fianco di Assad nella riconquista di Qusayr.
Negli Stati Uniti fanno discutere gli insulti razzisti rivolti ad un bambino messicano che stava cantando l'inno americano prima della finale Nba in Texas vestito con le vesti tradizionali del suo popolo. 























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