Associated Press |
La notizia segue di pochi giorni la riconquista da parte delle truppe governative della città meridionale di Bor, considerata il quartier generale di Machar. Le due parti si erano incontrate in Etiopia già da alcune settimane con una situazione in campo che sembrava molto incerta per entrambe.
Il conflitto, iniziato a metà dicembre dopo un fallito colpo di stato contro il presidente, ha causato lo sfollamento di più di un milione di persone e un migliaio di morti.
Molti gli stati coinvolti nel conflitto di un paese che fa gola a molti per le sue ricche risorse petrolifere. Uno di essi è l'Uganda, intenzionato a sponsorizzare un oleodotto verso il Kenya, il cui ritiro dal Sud Sudan è proprio una delle principali condizioni chieste dai ribelli di Machar assieme al rilascio di una decina di prigionieri politici. Le Nazioni Unite da parte loro prevedono di inviare altri 5.000 soldati nel paese, portando così il totale delle forze di peacekeeping a oltre 12.000.
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