martedì 14 febbraio 2012

Niente lupa olimpica


Per le Olimpiadi del 2020 alla fine Roma non ce l'ha fatta. Ma la città eterna non ha perso l'occasione per esser stata scalzata da una delle altre città concorrenti, tra cui vi sono Istanbul, Tokyo e Madrid. E' lo stesso governo ad non aver dato il suo benestare per un gioco che secondo lui non valeva la candela: troppi costi, troppi rischi e probabilmente un esercito di opportunisti pronto a mettere le mani sull'affarone olimpico.
Ragioni più che comprensibili vista la grave situazione in cui versa la nostra economia, ma resta l'amaro in bocca per una sfida praticamente soffocata sul nascere. Le vicende di Roma 2020 fanno in un certo senso da metafora di un'Italia che dal sereno dei facili ottimismi ha scoperto di colpo delle nuvole che ne hanno spento l'entusiasmo.
Una vetrina come le Olimpiadi non è così futile come molti possono pensare, poiché il progresso di un paese passa anche attraverso questo genere di manifestazioni. Evitando al contempo di fare come Atene che, pur di fare bella figura, ne paga ancora oggi gli enormi costi. E' una lezione sicuramente triste, ma è pur sempre una lezione.

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