Il Superuomo nel suo significato più fumettistico è stato rielabborato prendendo spunto come punto di partenza dalla filosofia: "Un personaggio eroico con una missione disinteressata ed a favore della società, chi possiede superpoteri, tecnologia molto avanzata, abilità mistiche o doti fisiche e/o mentali molto sviluppate; chi ha una super-identità ed un costume che funge da icona, e che tipicamente esprime la sua storia o personalità, poteri e origine, trasformazione da persona ordinaria a supereroe; ed è generalmente distinto, cioè può essere distinto dagli altri personaggi del relativo genere fantasy, fantascienza, poliziesco, etc da una preponderanza di convenzioni generiche. Tipicamente i supereroi hanno duplici identità, di cui quella non comune viene tenuta ben celata) è stata ricontestualizzata e rielaborata più in chiave militaresca che soprannaturale.
Il concetto di oltreuomo (traduzione letterale dal tedesco: Übermensch) o (nelle più vecchie traduzioni) superuomo fu introdotto dal filosofo Friedrich Nietzsche come figura dell'uomo che diviene se stesso nella nuova epoca contrassegnata dal nichilismo attivo. Secondo Nietzsche, infatti, il nichilismo passivo che segue alla scoperta dell'inesistenza di uno scopo della vita, può essere superato solo con un accrescimento dello spirito, il quale apre le porte a una nuova epoca. Questa nuova epoca viene annunciata in Così parlò Zarathustra (Also sprach Zarathustra): è quella in cui l'uomo è libero dalle catene e dai falsi valori dettati dallo spirito apollineo e dalla filosofia di Socrate.
L'oltreuomo abbandona le ipocrisie dei moralisti e afferma se stesso, ponendo di fronte alla morale comune i propri valori. Egli identifica il ritorno al mondo del pensiero dionisiaco, guidato dalle passioni. Nietzsche è convinto dell'esistenza di un'unica vita terrena, legata a un corpo fisico; l'uomo è dunque solo corpo e deve lasciarsi guidare dalle proprie pulsioni, lacerando così il "Velo di Maya" introdotto da Schopenhauer, ovvero la Volontà che opprime l'individuo.Ma cosa è stato aggiunto oggi a 30 anni di distanza? Quale elemento ha consentito una sopravvivenza del genere non solo nel cuore dei fans ma soprattutto a livello stilistico? Semplicemente trasformando lo stile aulico e violento, dando un taglio più ironico, spiritoso e leggero alle evidenti esagerazioni di questa tipologia filmica. Se è vero che la violenza sembra una costante, è indubbia tuttavia una straordinaria capacità autoreferenziale in chiave umoristica. Dileggio e un equilibrato sarcasmo fanno da sfondo a questa "nuova" saga action (I Mercenari uscito nel 2010 e I Mercenari 2 uscito pochi giorni fa) senza nessuna pretesa particolare ma col solo intento di divertire i sostenitori e i nostalgici di quel tipo di cinema.
Ultima nota riguardante I Mercenari 2 su Bruce Willis: da notare il cambio stilistico dell'attore in questa pellicola. Se all'inizio gli riesce perfettamente il ruolo di "spia segreta" con una marcata nota di crudeltà senza scrupoli, lo vediamo tuttavia cambiare nel corso del film trasformandosi in uno dei più validi alleati di Barney Ross (Sylvester Stallone) alla faccia di chi dice che questo attore ha un solo sguardo e un solo stile interpretativo.
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