giovedì 23 maggio 2013

Regno Unito - Orrore e rabbia all'indomani del massacro di Londra

Lo stesso giorno in cui i media iniziavano ad interessarsi alle rivolte di Stoccolma, in un altro luogo simbolo della società multiculturale si stava consumando un atto di una crudezza inaudita. Nelle strade di Londra un giovane soldato è stato attaccato improvvisamente da due ragazzi che sotto gli occhi atterriti dei passanti gli hanno tagliato la testa con un coltello perché "colpevole di aver ucciso tanta gente in Afghanistan".


La vittima si chiamava Lee Rigby e nonostante i suoi venticinque anni aveva già alle spalle diverse missioni tra cui Cipro e proprio quell'Afghanistan che ha scatenato l'ira di chi lo ha strappato alla sua famiglia, tra cui il figlioletto di due anni. I due aggressori dopo averlo ucciso si sarebbero addirittura esposti al pubblico per farsi filmare e fotografare in pieno stile social network, facilitando non solo la loro identificazione ma accelerando tra gli inglesi più suscettibili il facile accostamento tra violenza e lo straniero. Ma le cose come al solito sono più complicate di quanto sembra. 
Uno di loro, Michael Abedolajo, divenuto famoso per il filmato (di cui un fotogramma qui sopra) che lo ritrae con le mani ancora insanguinate, sarebbe nato e cresciuto nel Regno Unito da una famiglia cristiana, convertendosi all'islam solo ai tempi del college. 
Il dato dei jihadisti formatesi dentro casa ha molto in comune con gli attentatori delle bombe del 2005, che aveva già posto allora più di un interrogativo sul modello di convivenza multiculturale in questi Paesi. Per molti non basta essere accoglienti se alla fine non ci sono uguali opportunità per tutti o comunque le condizioni affinché queste comunità interagiscano oltre la mera superficie. Un problema sollevato tempo fa dallo stesso premier David Cameron e che la crisi ha aggravato moltiplicando non solo i soggetti vulnerabili a questo tipo di violenza ed eversione, ma pure i rischi di rappresaglie incontrollate da parte di chi si sente minacciato. E come prevedibile qualcuno non ha tardato a rispondere poche ore dopo gli eventi prendendosela contro delle moschee nell'Essex e nel Kent. Il coperchio del melting pot d'Oltremanica è più agitato che mai. 

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