giovedì 4 luglio 2013

Stati Uniti - Giustizia privata, l'America si divide

Il giorno dell'Indipendenza degli Stati Uniti (Independence Day), noto anche come il 4 luglio, è la festa nazionale degli Stati Uniti d'America che commemora l'adozione della Dichiarazione di indipendenza il 4 luglio 1776, con la quale le Tredici Colonie si distaccarono dal Regno Unito di Gran Bretagna. 

Oggi più che mai però ci vogliamo concentrare su un aspetto importante della società statunitense: "Essendo necessaria alla sicurezza di uno Stato libero una milizia regolamentata, il diritto dei cittadini di detenere e portare armi non potrà essere infranto".
Questo è il secondo emendamento della Costituzione Americana che tentava di regolare il possesso di un'arma da parte delle milizie cittadine, pensata durante gli anni delle grandi colonizzazioni europee, è  risultato l'unico strumento che gli americani avevano per difendere territori, case e famiglie. Ma sarà davvero così oggi?
Il quesito è questo: nella società contemporanea fatta di pericolose distorsioni della realtà è ancora valida e applicabile?

La National Rifle Association, un’associazione nata nell’Ottocento per insegnare come maneggiare e usare fucili e pistole in modo sicuro, ma diventata ai nostri giorni la lobby dei produttori di armi, ha contribuito a creare l‘impressione che Obama stia per applicare leggi che priveranno gli americani dei loro diritti rispetto a questo emendamento. E chi ha creduto a questa teoria, corre ai ripari, rifornendosi di ogni arma che trova sul mercato.

Il risultato? Un esponenziale crescita delle vendite e un giro di affari da milioni di dollari. Obama
crede nella Costituzione ma l’impressione che si ha è quella di un uomo pronto per coscienza, dopo le ultime stragi, alla possibilità di una vendita mirata a escludere con perizie ed esami specifici criminali o instabili di mente, e che non comprenda armi semi automatiche o d’assalto  con caricatori ad alta capacità. 
Queste armi in commercio sono spesso create per uccidere il massimo numero di esseri umani nel minor tempo possibile. Sono dispositivi, spiegano i sociologi, diventati popolari per via delle guerre combattute di recente dagli Usa. Ma il problema potrebbe esser risolto da una forma più dura di censimento che analizzi attentamente il soggetto a cui si vende l’arma.

Il tutto per evitare altri casi come ad esempio quello di James Holmes a Denver, in Colorado, che uccise 12 persone durante la prima de Il cavaliere Oscuro il Ritorno o il Massacro al Virginia Polytechnic Institute  o quello alla Sandy Hook Elementary School. Tanti questi casi sono negli ultimi anni, da ricordare ad esempio anche la sparatoria di Tucson, una strage avvenuta l'8 gennaio 2011 a Casas Adobes, sobborgo nord-occidentale di Tucson in Arizona, ad opera di Jared Lee Loughner, che ha comportato la morte di 6 persone e il ferimento di altre 14, tra cui la deputata democratica dell'Arizona Gabrielle Giffords, bersaglio principale dell'azione.

Tutto questo causato da persone qualunque, spesso incensurate, ma in possesso di una quantità straordinaria di armi ed esplosivi. Questa situazione, che ha messo realmente in difficoltà la reputazione di uno popolo che si è sempre definito esempio di civiltà ha spinto il Presidente, giunto ormai al suo secondo mandato, a misure urgenti e funzionali per il ripensamento delle detenzioni di  armamenti da parte della società civile. Ma a questo punto è lecita una domanda: riuscirà, in una tale impresa rivoluzionaria che potrebbe essere interpretata come il sabotaggio di una libertà Costituzionalmente prevista e tutelata?





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