Brasilia ha portato in dote a Castro quasi un miliardo di dollari d'investimenti per quello che promette di essere uno dei piani più ambiziosi dell'area. Il nuovo porto, che verrà costruito assieme alle infrastrutture di servizio nei dintorni dall'azienda brasiliana Odebrecht, sorgerà in una zona economica speciale istituita appositamente dal governo cubano nella speranza di riuscire ad attirare nuovi investimenti per la sua dissestata economia.
La struttura sarà in grado di ospitare le grandi navi merci che attraverseranno il nuovo canale di Panama, il cui allargamento previsto per il 2015 è realizzato da un consorzio internazionale nel quale partecipa anche l'Italia con l'azienda Salini Impregilo. Questo dovrebbe aumentare in modo esponenziale il traffico di merci intercontinentale che il presidente cubano spera d'intercettare grazie al nuovo porto di Mariel, l'ultima di una serie d'iniziative volte a modernizzare l'economia socialista assieme allo studio di un modo per abbandonare l'odiosa doppia valuta o la liberalizzazione già attuata di diversi settori del mercato come quello immobiliare o della compravendita di prodotti come elettrodomestici e auto.
Foto Cubadebate
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