sabato 13 aprile 2013

Terminator: racconto di un processo di disumanizzazione


"Le macchine emersero dalle ceneri dell'incendio nucleare. La loro guerra per sterminare il genere umano aveva infuriato per anni e anni. Ma la battaglia finale non si sarebbe combattuta nel futuro: sarebbe stata combattuta qui, nel nostro presente... Oggi."

Vogliamo rivivere una delle saghe cult più affascinanti del cinema degli ultimi trent'anni, una rivoluzione culturale che ha aperto per l'umanità il delicato quesito sulla responsabilità di creazioni di intelligenze artificiali e sul ben più complesso processo di disumanizzazione della società contemporanea.
Tutto questo sotto la regia visionaria di un genio di nome James Cameron...

Ma cosa rappresentava questa idea negli anni '80? Certamente la ricerca del super uomo che crea il suo destino, la volontà di costruire una società efficiente, determinata e assolutamente disillusa e produttiva spinse questo famoso regista a riassumere il tutto con la figura del Terminator: una persona fuori ma una macchina dentro. Ed è proprio questa sua meccanica natura interiore che serviva a Cameron per far passare cinematograficamente questo concetto sociale.
La capacità di affievolire o far scomparire sentimenti ed impedimenti "spirituali" era (e forse è) lo scopo ultimo di questa società capitalista tutto profitto e niente distrazione, il tutto presentato sul grande schermo utilizzando le grandi armi rappresentate dagli effetti speciali e da un volto, quello di Schwarzenegger, icona come non mai di durezza e forza...

Il franchise, ad oggi, è fermo per colpa dei flop (che di fatto hanno creato una storia ormai aggrovigliata su se stessa) dei due ultimi episodi che hanno stravolto tutta l'atmosfera e con essa i valori di drammaticità contenuti nella gestione Cameron. Il terzo in particolare, diretto da Jonathan Mostow, fu un disastro. Inutile la sua ironia e il suo tentativo di rendere Terminator un film per tutti. Terminator Salvation quarto episodio della saga è invece un buon prodotto cinematografico (sottovalutato probabilmente) dalle grandi potenzialità, prequel in un certo senso del primo capitolo e molto più in linea con i primi due rispetto a Teminator 3.


Gustiamoci i Trailer:



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