sabato 19 gennaio 2013

Il mondo ogni settimana - Numero quattro

Eccoci con il consueto appuntamento settimanale delle notizie dal mondo. I protagonisti che la Tana ha scelto in questa settimana sono innanzitutto l'Algeria per lo spettacolare quanto controverso sequestro in un impianto energetico che funge da esplicita rappresaglia per l'intervento occidentale nel Mali.
Seguono gli Stati Uniti che dopo la serie di stragi e assalti in varie città del paese sembrano determinati ad applicare un controllo molto più severo delle armi.
Torna infine il Pakistan che vede un aumento dell'incertezza politica per l'ordine d'arresto del premier Ashraf. Buona lettura :)



Sabato 12 gennaio

Sudan, scontri nella regione meridionale del Kordofan tra l'esercito e i miliziani rivoluzionari del fronte al-Hamra e al-Aihaimir causano 50 morti dei ribelli
Mali, ucciso un pilota francese durate un raid aereo teso a preparare il dispiegamento di una forza militare per riconquistare il nord del paese. Fallisce anche un blitz per liberare un ostaggio francese in mano ai terroristi somali di al-Shabaab che avrebbe provocato la morte del prigioniero
Haiti, a tre anni dal devastante terremoto il presidente Michel Martelly denuncia lo scarso impegno internazionale per la ricostruzione
Libia, spari contro il console italiano a Bengasi, Guido De Santis, rimasto illeso in un agguato che ricorda quello di pochi mesi prima dove aveva perso la vita l'ambasciatore statunitense Stevens

Domenica 13 gennaio


Egitto, la Corte di cassazione egiziana accoglie il ricorso dell'ex presidente Mubarak che si era appellato contro l'ergastolo per complicità nella morte dei manifestanti delle rivolte del 2011. Si terrà dunque un nuovo processo
Francia, migliaia di manifestanti a Parigi contro il progetto di legge favorevole ai matrimoni gay e all'adozione di bambini da coppie dello stesso sesso
India, sei arresti per un nuovo stupro di gruppo su un autobus nella regione nord-occidentale del Punjab
Tibet, un giovane di 19 anni si è immolato ed è morto per denunciare l'occupazione cinese, portando a 96 le immolazione di tibetani dal 2009 e segnando il primo gesto di questo tipo del nuovo anno
Palestina, evacuato un campo di manifestanti palestinesi e stranieri che si opponevano all'espansione degli insediamenti ebraici in un area tra Gerusalemme Est e il quartiere Ma'aleh Adumim

Lunedì 14 gennaio

Grecia, la sede del partito di Nea Dimokratia del premier Samaras è stata colpita in mattinata da alcuni colpi di kalashnikov. Non ci sono feriti
Cuba, entra in vigore la nuova legge sull'immigrazione varata dal governo di Raul Castro, di cui beneficeranno soprattutto i cubani che risiedono all'estero perché più benestanti
Iran, il ministro degli affari economici Hosseini annuncia che il paese non farà più ricorso al dollaro e all'euro per i propri scambi commerciali
Mali, primo bilancio di un raid francese a Gao che avrebbe ucciso 60 jihadisti
Myanmar, scontri tra l'esercito e i ribelli Kachin nei pressi del confine cinese. Tre civili, di cui un adolescente, sono morti a seguito della battaglia

Martedì 15 gennaio


Pakistan, la corte suprema ha ordinato l'arresto del primo ministro Ashraf con l'accusa di aver intascato tangenti ai tempi del suo incarico come ministro delle Acque e dell'energia. Nel frattempo il leader del partito d'opposizione di stampo religioso TMQ, Tahirul Qadri, in una manifestazione ad Islamabad dove hanno partecipato in decine di migliaia chiede le dimissioni del governo
Siria, 82 morti e 160 feriti in due esplosioni dovute ad un bombardamento del regime sull'università di Aleppo
Stati Uniti, dopo le polemiche della strage nella scuola di Sandy Hook, il governatore dello stato di New York Cuomo firma la legge su controlli più severi per il controllo di armi
Mali, un comunicato ufficiale del G8 approva l'azione francese nel paese

Mercoledì 16 gennaio

Regno Unito, elicottero si schianta dopo l'impatto con un grattacielo in costruzione nel centro di Londra, due morti e nove feriti
Algeria, rapiti più di quaranta cittadini stranieri dopo un assalto terroristico in un'impianto petrolifero nel sud dell'Algeria. Un gruppo islamico vicino al ramo magrebino di al-Qaeda (Aqim) ha rivendicato l'azione in rappresaglia all'intervento occidentale in Mali
Grecia, prende il via uno sciopero di 24 ore delle banche elleniche contro la privatizzazione di Post Bank, l'istituto più forte del Paese
Russia, freddato all'uscita da un ristorante Aslan Usoian, meglio conosciuto come Nonno Khasan, che è stato l'uomo più potente della mafia russa nell'era post sovietica
Stati Uniti, il presidente Obama ha firmato una ventina di ordini esecutivi sul rafforzamento del controllo delle armi, rivolgendo la sua attenzione in particolare su soggetti potenzialmente instabili

Giovedì 17 gennaio


Siria, un assalto dell'esercito nella periferia di Homs causa un centinaio di morti di civili
Brasile, protesta degli Indios contro la decisione delle autorità di Rio de Janeiro di demolire un museo a loro dedicato per far spazio ad un parcheggio di uno stadio in vista dei Mondiali 2014
Algeria, un blitz delle forze speciali algerine libera gli ostaggi catturati dagli islamisti uccidendo nell'operazione una quarantina di persone tra prigionieri e guerriglieri
Filippine, entra in vigore la nuova legge sul controllo delle nascite che facilita l'accesso ai contraccettivi delle popolazioni più disagiate. Condanna delle comunità cattoliche, secondo le quali la misura è anticostituzionale

Venerdì 18 gennaio

Pakistan, trovato morto uno degli ispettori anti-corruzione che si occupava dell'inchiesta contro il premier Ashraf
India, la Corte suprema indiana ha stabilito che le autorità locali del Kerala non hanno la giurisdizione per valutare il caso dei due marò, i quali saranno affidati ad un tribunale speciale e potranno nel frattempo muoversi liberamente nel paese
Giordania, migliaia di persone chiedono ad Amman la cancellazione delle elezioni previste per il 23 gennaio che l'opposizione ha scelto di boicottare per l'assenza di riforme da parte del governo
Stati Uniti, indagato il sindaco di New Orleans ai tempi di Katrina, Ray Nagin, accusato di aver intascato bustarelle dalle aziende coinvolte nella ricostruzione della città
Somalia, un giornalista radiofonico è stato ucciso da un gruppo di uomini armati nella capitale Mogadiscio























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